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Nu posto ca è chien e fiur e giardini,
addò tutt se scorda,
addò vita s'accorda cu musica e core
è la costa cchiù bella, è comm a ca rosa
addò l'anema tutta s'apposa".
La Costa Amalfitana. Anna De Santis
Una via stretta e ripida che si inerpica tra rocce scure a strapiombo su un mare cristallino. L'inebriante profumo delle zagare, dei limoni, dei pini marittimi. Paesini incastonati come gemme colorate, unici, inconfondibili, ricchi ciascuno di milioni di storie da raccontare. Il suono del mare, l'allegria della gente, quella musica che ti va dritta al cuore. La Costiera Amalfitana, una vera meraviglia del litorale campano tra Sorrento e Salerno, non ha davvero bisogno di alcuna presentazione, va semplicemente visitata!
Dichiarata dal 1997 Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco, si estende su un territorio piuttosto vasto, e vanta borghi magnifici e rinomati, che meritano di essere visti e goduti con calma.
Noi oggi scegliamo di partire dalla città che dà il nome a questo tratto di costa e, per il vostro weekend romantico, vi accompagneremo alla volta della splendida Amalfi per visitare il suo centro storico, il suo meraviglioso e variopinto Duomo e le tante meraviglie che questa antica città ci riserva, per poi inerpicarci sulle alture dei monti Lattari e raggiungere l’incantevole e raffinata Ravello, con le sue ville ed i suoi spettacolari giardini a strapiombo sul mare, che hanno fatto innamorare geni della musica del calibro di Wagner e Toscanini, artisti come Escher e Mirò, scrittori, statisti e divi di Hollywood come Greta Garbo, Humphrey Bogart, Paul Newman e Robert De Niro.
Dichiarata dal 1997 Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco, si estende su un territorio piuttosto vasto, e vanta borghi magnifici e rinomati, che meritano di essere visti e goduti con calma.
Noi oggi scegliamo di partire dalla città che dà il nome a questo tratto di costa e, per il vostro weekend romantico, vi accompagneremo alla volta della splendida Amalfi per visitare il suo centro storico, il suo meraviglioso e variopinto Duomo e le tante meraviglie che questa antica città ci riserva, per poi inerpicarci sulle alture dei monti Lattari e raggiungere l’incantevole e raffinata Ravello, con le sue ville ed i suoi spettacolari giardini a strapiombo sul mare, che hanno fatto innamorare geni della musica del calibro di Wagner e Toscanini, artisti come Escher e Mirò, scrittori, statisti e divi di Hollywood come Greta Garbo, Humphrey Bogart, Paul Newman e Robert De Niro.
L’atmosfera romantica di Amalfi, con i suoi colori accesi e
vivaci, la solarità dei suoi abitanti, il profumo inebriante dei suoi limoni,
degli splendidi dolci e del caffè, che avvolge la città come una nuvola, ha
fatto innamorare milioni di persone tanto che proprio la celebrazione di un
amore sarebbe all’origine della città stessa. Secondo il mito infatti, Ercole,
dio pagano della forza, in lutto per la morte della ninfa che tanto amava,
volle celebrare il loro amore seppellendola nel posto più bello del mondo ed in
quello stesso luogo, per far sì che la sua amata potesse essere ricordata nei
secoli a venire, costruì egli stesso una città a cui diede il nome della ninfa
stessa, Amalfi appunto.
Il fascino di questa città sta
anche nel suo equilibrio e nel misurato rapporto tra le due anime che la
compongono: quella sfarzosa, regale, legata alla storia ed ai suoi tesori, e
quella popolare, schietta, aperta e gioviale. L’andirivieni caotico dei turisti
nel centro storico, ad esempio, contrapposto al silenzio surreale degli stretti
vicoli che lo circondano, così come le raffinate e preziose architetture del
Duomo paragonate all’immutata semplicità delle casette bianche, raggruppate ai
piedi dei monti Lattari, fanno di Amalfi un perfetto e rarissimo esempio di
fusione tra magnificenza ed essenzialità.
Fiorente porto commerciale e potente
flotta militare nel periodo dei fasti della più antica tra le Repubbliche
Marinare, la città conserva ancora oggi nelle architetture e nei colori le
forti influenze mediterranee, arabe in particolare, che nei secoli hanno
nutrito le sue radici ed i suoi traffici commerciali che arrivarono sino a
Baghdad ed alla Cina. Sul lato sinistro dalla Porta della Marina, vicinissima
alla spiaggia e luogo da cui consigliamo di iniziare la visita della città, è
possibile visitare ciò che rimane degli antichi Arsenali della Repubblica, testimonianza della fortunata attività
armatoriale della città e uno dei rari esempi di cantiere marittimo medievale
ancora esistente, oggi sede di mostre e rappresentazioni teatrali. Alla destra
della Porta, invece, il negozio Scuderia del Duca racconta un’altra importante tradizione del luogo, la secolare
produzione della carta. Le antiche stampe, le raffinate rilegature artigianali
ma soprattutto i classici album nella preziosissima Carta di Amalfi, ancora
oggi realizzata a mano dalla Cartiera Armatruda, sono un ulteriore esempio dell’eccellenza raggiunta in questo
settore, e un “marchio di qualità” riconosciuto in tutto il mondo già dal 1500.
Sarà estremamente piacevole dedicare del tempo
ad un girovagare tranquillo attraverso gli antichi vicoli, i porticati e le
strette scalinate, per scoprire la Amalfi più autentica, quella raccontata
dalle botteghe di artigianato, dalle meravigliose ceramiche, dagli aneddoti dei
suoi abitanti, dalle sue case bianche e dai giardini, dalla quiete quasi
surreale rotta dall’allegro fluire delle acque del fiume Canneto che, un tempo
elemento imprescindibile per la vita delle storiche cartiere ancora oggi
visitabili, oggi fa da cornice ad un’incantevole scenografia naturale nella
bellissima passeggiata della Valle delle Ferriere.
Ma se dovessimo scegliere
un’immagine che racconti questa città, non potremmo non scegliere il suo
splendido Duomo, intitolato a
Sant’Andrea, il vero simbolo ed il più significativo emblema della magnificenza
e dell’importanza che questa piccola città, costruita sulle rive del mar
Tirreno e protetta come in un abbraccio dalle rocce dei monti che la circondano,
seppe rivestire nei secoli. Entrando nella piazza infatti, si rimane
letteralmente senza fiato davanti alla bellezza ed all’imponenza della
Cattedrale di Sant’Andrea: lo sguardo si perde, rapito dalla perfetta geometria
dei marmi policromi che ne decorano la facciata, mentre i portici che la
circondano, misteriosi e suggestivi, invitano all’ingresso. Dominando la piazza
principale dall’altro della spettacolare scalinata di 57 gradini, il Duomo è in
realtà un grandioso complesso architettonico che, partendo dalla originaria
chiesa paleocristiana, nei secoli è stato oggetto di ampliamenti ed
abbellimenti fino ad assumere l’aspetto e la struttura attuale, costituita da due
basiliche accostate e comunicanti, una cripta al lato inferiore, un atrio di
ingresso, un campanile ed il Chiostro del Paradiso, chiamato così per la sua
originaria destinazione a luogo di sepoltura dei nobili della città.
Dopo tanta bellezza, una sosta
non meno piacevole e, per quel che ci riguarda, altrettanto imprescindibile, è
quella presso la storica Pasticceria Pansa, proprio accanto alla scalinata della Cattedrale. Annoverata all’albo
dei Locali Storici d'Italia è un vero e proprio tempio dell’arte
dolciaria dove assaggiare le meraviglie della tradizione locale come le
scorzette di agrumi candite e ricoperte di cioccolato, la classica Santa Rosa,
dolce di pasta sfoglia nato nella vicina Conca dei Marini, le zeppole di San
Giuseppe o le code di aragosta. Vi consigliamo di sedervi in uno dei tanti
tavolini all’aperto e di prendervi una lunga pausa: ordinate un caffè freddo o
una cioccolata ed un dolce a scelta, godetevi la sensazione del sole che vi
riscalda, ammirate la meraviglia che vi circonda e lasciate che i vostri sensi
siano coccolati. Probabilmente non troverete le soluzioni ai mali del mondo, ma
il vostro stato d’animo sarà certamente migliore e guarderete la vita con occhi
più sorridenti, ve lo garantiamo perché lo abbiamo provato!
Altra “chicca” gastronomica che,
se la stagione lo permette, non potrete non provare è il “Cuoppo” una frittura di calamari, totani e gamberi, impanati con
farina di riso e fritti in olio vegetale, servita in un cartoccio a forma di
cono (cuoppo). “Il Cuoppo d'Amalfi” è una vera e propria cuopperia, vicinissima al Duomo, dove acquistare questa specialità dello Street Food: noi l'abbiamo provata e , oltre alla qualità del cibo, abbiamo apprezzato l’idea di gustare un
piatto tradizionale come la frittura, declinata in tutte le sue varianti a
seconda della disponibilità stagionale, in modo insolito e moderno, scegliendo
noi stessi quale fosse il panorama migliore da accompagnare al nostro pranzo, o
ad un semplice spuntino o ad un aperitivo prima di cena.
Con lo stomaco ben pieno e il cuore ben disposto, poichè come diceva Virginia Woolf "Non si può pensare bene, nè amare bene, se non si è pranzato bene", siamo ora pronti per una nuova sorpresa che questa splendida costa ci riserva.
Abbandoniamo infatti Amalfi per inerpicarci, in macchina, sino a Ravello, una incantevole, raffinata cittadina che dai sui 300 metri di altezza offre un panorama incantevole sulla costiera sottostante e, con le sue piazzette e le costruzioni medievali dall'atmosfera unica, è esse stessa una vera e propria opera d'arte.
Il nostro consiglio romantico è quello di visitarla nel pomeriggio, partendo dal Duomo, capolavoro dell'architettura romanica, per poi continuare con la splendida duecentesca Villa Rufolo, citata persino da Boccaccio nel Decamerone. Potrete visitarne l'interno, ammirare la attigua Torre Maggiore ed il suggestivo Chiostro Moresco, che evidenzia l'influsso dell'architettura araba in queste zone. Ma ciò che realmente vi toglierà il fiato sarà il suo favoloso giardino con la sua terrazza a strapiombo sul mare da cui godere la vista di un romantico tramonto sul golfo. Persino Wagner rimase talmente affascinato dalla meraviglia di questo luogo da prenderlo a modello, durante la composizione del Parsifal, per gli incantati Giardini di Klingsor. Se siete amanti della musica classica, ma anche del jazz, del teatro, della danza o del cinema regalatevi una serata al Ravello Festival, rinomata manifestazione che si svolge da Giugno a Novembre proprio in questi giardini. Oltre all'eccellente programma offerto, il Festival si distingue per l'unicità del palco, una costruzione "nel vuoto" che si sporge oltre il parapetto dei giardini dando quasi l'impressione che i performer siano sospesi nell'aria!
Altra autentica meraviglia di questo luogo è Villa Cimbrone, di cui lo scrittore Gore Vidal disse: " Mi fu chiesto qual' era il luogo più bello che io avessi mai visto e io risposi: il panorama del belvedere di Villa Cimbrone in un luminoso giorno d'inverno". Antico casale rustico, questa villa venne ristrutturata nei primi anni del Novecento da un architetto ravellese su commissione di Lord William Beckett, ed ha uno stile particolarissimo che mescola suggestioni tipiche dell'arte campana con elementi esotici. Da visitare, il cortiletto arabo-normanno, che conserva maioliche di Luca della Robbia, il giardino, ricco di rarità botaniche e la stupenda Terrazza del Belvedere.
Per concludere in modo regale il vostro soggiorno in questi luoghi o se volete sorprendere il vostro partner con una dichiarazione "in grande stile", Villa Cimbrone è anche un Hotel de Charme tra i più prestigiosi e rinomati del mediterraneo, e vanta un ristorante, Il flauto di Pan, premiato con una stella sulla guida Michelin. Qui respirerete un'atmosfera unica, sospesa nel tempo e nella magia del luogo e non vi stupirà immaginare tra i giardini o seduta ad un tavolo vicino al vostro la divina Greta Garbo che proprio qui trascorse alcuni giorni durante la sua fuga d'amore con il direttore d'orchestra Leopold Stokowski.
Che dire ancora? Quando parli di luoghi che ami le parole non sono mai troppe, ma non sarebbe giusto dilungarsi oltremodo: meglio lasciare a ciascuno di voi la possibilità di verificare, vivere e condividere l'esperienza di un soggiorno in questo angolo d'Italia così eccezionale!
Per cui cari amici, il nostro racconto si ferma qui...ora tocca a voi visitare questi luoghi e raccontarci la vostra esperienza! Buon viaggio...e buon romantico weekend!!!!
Se amate la Campania, leggete anche il nostro post su Sant'Angelo di Ischia, se invece volete divertirvi a paragonare due tratti di costa tirrenica simili sono in apparenza e, a nostro giudizio, ugualmente meravigliosi leggete il nostro post su Le Cinque Terre.